Effetto “Maskne”, le imperfezioni da mascherina! S.O.S oli essenziali

Il nostro viso ormai da tempo si incontra anzi, si scontra quotidianamente con i dispositivi di protezione personale, mascherine chirurgiche, ffp2, ffp3, protezioni indispensabili che ormai da mesi ci accompagnano nel quotidiano.

Le nostre amate, odiate mascherine hanno comportato un fenomeno ormai abbastanza comune, ahimè, che consiste nella comparsa di imperfezioni ed arrossamenti localizzati, soprattutto nella zona corrispondente con l’adesione di porzione del viso alla mascherina; il fenomeno è talmente diffuso che è nato un neologismo per descriverlo: “Maskne”, una crasi tra il termine mascherina e il termine acne (anche se non è una vera propria acne).

Diciamolo… ci mancava anche questa! Brufoletti, punti neri, infiammazioni della pelle…

Vedremo nelle prossime righe perché compaiono questi inestetismi e soprattutto come rimediare in maniera efficace a questo fastidioso problema con l’aiuto degli oli essenziali più efficaci.

Cause scatenanti della “Maskne”:

Affinché una mascherina faccia il proprio dovere, deve essere indossata in maniera corretta, perciò molto aderente al viso; ne consegue che questa non lasci più traspirare la pelle come prima.

Basta questa semplice ma chiara premessa, (senza scomodare studi relativi, che in effetti sono già stati condotti in Cina e in altri paesi dall’inizio della pandemia) per capire che da qui si origina e si innesca una serie di alterazioni della pelle perché:

  • C’è un minor ricambio d’aria all’interno della mascherina
  • Si verifica un aumento della temperatura e dell’umidità, possibile terreno fertile per la proliferazione di batteri
  • Lo sfregamento continuo soprattutto dei bordi della mascherina con la zona delle guance, del mento, del naso, può sensibilizzare la pelle, creare arrossamenti e lacerazioni, ulteriore ingresso a possibili infezioni
  • Infiammazione dei follicoli piliferi
  • Modifica del microbiota della pelle e del film idrolipidico
  • Accumulo di sebo che porta alla formazione di punti neri, comedoni e può esacerbare dermatiti seborroiche.

Il fenomeno Maskne è trasversale e può presentarsi in qualunque fascia di età, perciò dall’adolescente, che di per sé ha una pelle più grassa e problematica, peggiorandone la situazione, ma anche chi è più in là con l’età (come me, che i 15 anni li ho già fatti tre volte) con un risvolti diversi, come ad esempio ritrovarsi ad avere la pelle più secca a causa all’escursione termica continua dovuta al respiro caldo che fuoriesce dalla mascherina e in contemporanea la zona “t” compressa sotto la mascherina che risulterà più grassa con punti neri, e brufoletti.

Per tutti questi casi, riporto qui di seguito alcuni semplici consigli per una nuova routine skincare che potrà migliorare notevolmente il nostro aspetto:

  • Cambiare la mascherina più spesso
  • Subito dopo aver rimosso la mascherina, pulire il viso con un detergente delicato a risciacquo con azione antibatterica, per esempio una mousse purificante con oli essenziali antibatterici come il tea tree oil.
  • Applicare maschere specifiche, lenitive in caso di pelle arrossata o purificanti per pelli con imperfezioni, almeno una volta a settimana.
  • scrub delicato 2 volte a settimana nella zona mento/naso per rimuovere i punti neri
  • Utilizzare come tonico uno spray all’argento colloidale dall’azione sfiammante e antibatterico.
  • Utilizzare oli essenziali specifici “s.o.s” per trattare la zona del viso problematica.

VEDIAMO nel dettaglio quali oli essenziali fanno al caso nostro:

> Olio essenziale di Tea Tree (malaleuca alternifoglia)= dal tipico odore pungente, è uno dei più portentosi oli con azione disinfettante, depurativo e astringente; da utilizzare in maniera localizzata sul singolo brufolo, o in caso di pelle mista o grassa meglio miscelarlo con del gel di Aloe Vera o Arborescens per un’azione rinfrescante, lenitiva e cicatrizzante per zone del viso più ampie

> Olio essenziale di Lavanda Angustifolia o spigo= con la sua azione calmante, anti prurito, lenitivo e cicatrizzante, ideale anche in presenza di dermatite è un ottimo antibatterico e antisettico per placare i rossori.

> Olio essenziale di Niaouli = sempre della famiglia delle malaleuche (quinquenervia) un olio essenziale notevole come antimicobatterico, conosciuto per la sua efficacia e tolleranza con una azione tonica aggiunto alla crema notte.

Ottimi questi 3 oli essenziali anche miscelati insieme per un’azione sinergica in caso di irritazioni e comedoni. Vi evidenzio che basterà cambiare la crema base o l’olio vettore per adattali ad ogni tipo di pelle!

  • Grassa o mista meglio una base idratante come l’Aloe gel o un olio leggero come la rosa mosqueta.
  • Per una pelle più secca, un toccasana utilizzare della vitamina E in gocce, molto nutriente, sfiammante e riparatrice

Menzione particolare per l’olio di iperico che lenisce ed è adatto a alla pelle acneica perché limita la comparsa delle cicatrici ed è apprezzato anche dalle pelli più mature, come schiarente, anti rossore e riparatore, veramente l’ ideale con i nostri oli s.o.s.

Le emulsioni ottenute, potranno entrare a far parte della vostra skincare abituale e potrete utilizzare i nuovi rimedi creati applicandoli anche solamente nella zona interessata circoscritta alla mascherina, mento, naso e il contorno della bocca;

Con un po’ di pazienza e manualità possiamo miscelare i nostri trattamenti viso ad hoc, e per chi andasse di fretta e preferisse un routine efficace ma più pratica, abbiamo pensato di suggerirvi un tris di bellezza anti imperfezioni, vi metto il link per visionarlo e se siete curiosi o curiose potete scoprirete il kit purificante di Bioearth; quale olio essenziale avrà scelto di elezione per i trattamenti viso???

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Per qualsiasi domanda potete contattarci al numero della Parafarmacia Dea Salus: 049 7991284

Dea Salus

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